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Dopo Hitler. Antinazismo e movimento operaio 1945-1946

[Antifaschismus und Arbeiterbewegung], traduzione di Sabina De Waal


Roma, Editori Riuniti, 1981, Biblioteca di storia, 94
cm 21.5x14.5, pp. 315-(7), brossura illustrata con alette
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€ 20
Indice

Introduzione    3
I. Il movimento operaio a Brema e il nazionalsocialismo    11


Caratteristiche storiche, p. 11 - L'ultima fase della repubblica di Weimar, p. 13 - L'avvento al potere del partito nazista a Brema, p. 18 - La condizione della classe operaia nel Terzo Reich, 1933-1939, p. 22 - La resistenza socialdemocratica, p. 28 - La resistenza comunista fino alla seconda guerra mondiale, p. 32 - La resistenza dei socialisti di sinistra fino alla seconda guerra mondiale, p. 37 - La resistenza, la classe operaia e il nazismo, p. 43 - La condizione della classe operaia nel Terzo Reich, p. 46 - La Resistenza durante la guerra, p. 50 - Note al capitolo I, p. 56.

II. Sviluppi sociali nelle zone d’occupazione occidentali nel 1945-1946    69


Principali interessi e finalità delle potenze vittoriose e in particolare degli USA, p. 69 - La politica sociale dell'occupazione americana, p. 76 - Brema come zona d’occupazione americana, p. 80 -L'inizio della ricostruzione economica a Brema, p. 87 - La condizione degli alloggi e l’alimentazione dei lavoratori, p. 96 - Il capitalismo deformato. Economia e società nelle zone occidentali nel periodo postbellico, p. 101 - Le camere dell’industria e commercio, p. 107 - Note al capitolo II, p. 113.

III. L’Unione di lotta contro il fascismo    117


Il movimento antifascista tedesco nella primavera-estate 1945, p. 117 - L'organizzazione dell'Unione di lotta contro il fascismo, p. 124 - Il programma dell’Unione di lotta, p. 131 - Iniziative spontanee degli antifascisti, p. 139 - L'Unione di lotta e la formazione del senato, p. 147 - L’opera dell’Unione di lotta nell’ufficio del lavoro e degli alloggi, p. 151 - La politica di denazificazione dell’Unione di lotta, p. 156 - Note al capitolo III, p. 163.

IV. Movimento consiliare e rifondazione dei sindacati    165


La ricostituzione dei comitati autonomi di fabbrica, p. 165 - Il comitato centrale dei consigli di fabbrica, p. 170 - Prime iniziative per ricostruire i sindacati a Brema. Due tendenze sindacali, p. 174 - Il sindacato unitario, p. 179 - La politica sindacale delle forze d’occupazione anglosassoni, p. 182 - La restaurazione delle singole associazioni sindacali a Brema e le prime elezioni dei consigli di fabbrica, p. 185 - Note al capitolo IV, p. 189.

V. La ricostruzione dei partiti operai e il problema dell'unità socialista    193


Il desiderio spontaneo di unità, p. 193 - La nascita dei centri berlinesi dei partiti, p. 195 - Il ruolo e la concezione politica di Kurt Schumacher, p. 199 - Le prime fasi della ricostruzione dei partiti operai a Brema, p. 205 - Gli sforzi unitari nell’estate 1945, p. 211 - Il riconoscimento legale dei partiti operai, p. 213 - Gli sforzi unitari nell’autunno 1945 e la fine dell’Unione di lotta, p. 217 - Il fallimento definitivo degli sforzi unitari, p. 222 - L’inizio della lotta ideologica nelle fabbriche e nei sindacati, p. 229 - Il passaggio di Ehlers e Wolters alla SPD, p. 234 - Note al capitolo V, p. 239.

VI. Partiti operai e sindacati a Brema dopo la riammissione legale    247


Progetti per un nuovo ordinamento economico e sociale, p. 247 - La posizione del movimento operaio bremano nei confronti della denazificazione, p. 250 - Sindacati e consigli di fabbrica nel 1946, p. 254 - La genesi dei partiti borghesi a Brema, p. 259 - Le prime elezioni amministrative dopo l’occupazione e la situazione dei partiti operai alla fine del 1946, p. 263 - Il dibattito sulla costituzione bremana e le elezioni del 1947 , p. 269 - Note al capitolo VI, p. 276.

Conclusione    279

Fonti documentarie e bibliografia    291

Indice dei nomi    311

Peter Brandt, figlio di Willy — ex cancelliere e ora presidente del partito socialdemocratico tedesco — partendo da una ricerca di storia locale incentrata sulla città di Brema, condotta con grande scrupolo e intelligenza su una documentazione archivistica assai ampia, su diari privati e su dirette testimonianze, riesce a darci un’analisi piu generale di un periodo critico della storia della Germania contemporanea.
Attraverso lo studio della regione anseatica negli anni della occupazione americana, Brandt reca altresì un contributo importante alla storia della sinistra tedesca nell’immediato dopoguerra. La tesi centrale del lavoro è che la caduta del nazismo rappresentò una occasione mancata per un superamento della scissione storica tra i due partiti operai tedeschi (SPD e KPD) e che di questa « occasione perduta » sono responsabili sia i socialdemocratici di Schumacher che i comunisti, entrambi prigionieri di pregiudiziali ideologiche risalenti al periodo della repubblica di Weimar nonché della logica e degli interessi della guerra fredda.

Tuttavia, a prescindere dalla verifica di questa tesi nei fatti che qui vengono esposti e ricostruiti (molto rilievo vien dato ai movimenti autonomi a carattere unitario che si svilupparono tra gli operai della regione di Brema, ispirati soprattutto da socialdemocratici di sinistra e da comunisti critici verso la posizione ufficiale del partito), il libro di Brandt costituisce per il lettore una importante occasione per riconsiderare la storia tedesca, e non solo tedesca, di questi ultimi decenni.

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